22/11 ore 20.00 “Le déluge – gli ultimi giorni di Maria Antonietta” regista Gianluca Jodice –
26/11 ore 20.15 “Squali” regista Alberto Rizzi –
27/11 ore 20.00 “Sotto il cielo grigio” regista Mara Tamkovich
Venerdì 22 novembre alle ore 20.00 in sala il regista Gianluca Jodice
“Le déluge – gli ultimi giorni di Maria Antonietta”
Film di apertura al 77° Locarno Film Festival
Quando si parla Maria Antonietta e Luigi XVI vengono subito alla mente merletti, alte parrucche,
vestiti sgargianti, Versailles oppure la ghigliottina.
Tra questi due estremi, c’è un tempo che nessuno ha mai raccontato: i pochi mesi in cui gli ultimi re e
regina di Francia con i loro due figli vennero incarcerati in un castello alle porte di Parigi, in attesa di
essere giustiziati. Un tempo breve e condensato, dove tutte le maschere caddero: quella dei due reali
come figure pubbliche e private e quelle della Storia che voltòdefinitivamente pagina.
Martedì 26 novembre alle ore 20.15 in sala il regista Alberto Rizzi
“Squali”
Film fuori concorso per “Alice nella città: Panorama Italia”
Liberamente ispirato a “I fratelli Karamazov” di Fedor Dostoevskij, SQUALI è ambientato sui Monti Lessini nelle Prealpi italiane ai giorni nostri. Una moderna tragedia greca, un western veneto, nell’estremo Nord-est italiano. Per una serie di sventure i tre fratellastri e la sorellastra Camaso si ritrovano da adulti a tornare nella casa del vecchio padre, Leone Camaso (interpretato da Mirko Artuso), un omuncolo, ladro e ingannatore. L’intreccio delle passioni, delle relazioni amorose e degli odi dei fratelli, li porta costantemente a scontrarsi tra di loro, ma li accomuna nell’odio estremo verso il padre, tanto da commettere il parricidio. Un groviglio di vite dissolute, di rancori e orrori domestici in un triveneto montano e inaspettato dei Monti Lessini dove dominano l’avidità e le crudeltà familiari.
Mercoledì 27 novembre alle ore 20.00 in sala la regista Mara Tamkovich
“Sotto il cielo grigio”
Film in concorso al 42° Torino Film Festival
Bielorussia, 2020. Proteste di massa fanno seguito alle elezioni politiche truccate vinte da Lukashenko. Lena, una giornalista anti-regime, trasmette in diretta la brutale repressione di una manifestazione pacifica e viene rintracciata da un drone della polizia. Tuttavia, continua la trasmissione e viene arrestata. Il marito di Lena, Ilya, cerca di assecondare la proposta del regime per ottenere di lasciare il paese con sua moglie, ma il prezzo della libertà è troppo alto.