L’insostenibile leggerezza dell’essere

Di fronte a una società che si affanna alla ricerca di valori come la libertà e la felicità nella Praga del 1968, il chirurgo e noto donnaiolo di Praga, Tomas, si concentra invece sulla felicità della ricerca. E’ determinato a vivere la sua vita con una certa leggerezza dell’essere, libero da limitazioni come i vincoli e il comunismo. Questa ricerca dell’edonismo da parte del giovane dottore e il suo imbattersi invece nell’amore, fa parte dell’intensa trama di questo film dai toni lirici, tratto dal romanzo pietra miliare di Milan Kundera, prodotto da Saul Zaentz (Il Paziente Inglese, Amadeus) e diretto da Philip Kaufman (Uomini Veri, Henry & June). Daniel Day-Lewis, Juliette Binoche e Lena Olin formano un indelebile triangolo al centro del mondo di Tomas. E’ un mondo mutevole fatto di speranze infrante e rinnovate, di vite inaridite dall’oppressione e rinvigorite da un profondo amore che matura.